I muri perimetrali, una porta decorata e quattro pilastri di marmo sul mare sono tutto ciò che rimane del Palazzo di Çırağan. il nome trae origine dal cosiddetto «periodo dei tulipani» nella storia Osmanli. La seconda metà del diciottesimo secolo, e specialmente il regno di Ahmet III, fu un periodo lieto, dominato dal buon gusto. Nell’area denominata Çirağan si stendevano giardini deliziosi, c’erano marmi e ricchi tappeti e oro, seterie e fini cristalli, dove la gente trascorreva ia notte fra i fiori e sotto le luci. Questo superbo palazzo fu costruito da Abdul Aziz I fra il 1863 e il 1867. Siccome il suo fratello maggiore Abdulmecit I aveva edificato il palazzo di Dolmabahce, Abdul Aziz probabilmento non volle essere da meno nel possedere una lussuosa residenza.
Nel 1908, l’anno della proclamazione della Costituzione, il Parlamento eresse la sua sede nel vecchio e grande fabbricato che si trova di fronte ad Aya Sofya(Santa Sofia) (edificio che prese poi fuoco); quindi s’insediò a Palazzo Çırağan. Nel 1910, anche lì, in seguito a un corto circuito, scoppiò un incendio e solo i quattro muri perimetrali dell’edificio rimasero in piedi.
Perciò, tutto ciò che è rimasto sono questi quattro muri che si riflettono nell’acqua. E ancora, come nelle favole, possiamo dire: «C’era una volta…».
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