Amcazade Külliyesi(Complesso)-Migliore Guida

Salendo ancora verso piazza Sehzadebasi si raggiunge all’improvviso una strada sulla destra che si chiama via Fevzi Pasa. Sulla sinistra si dispiega un grosso complesso di edifici con una fontana, una cupola e un cortile circondato da alberi che costituisce un interessante esemplare della vecchia architettura turca Osmanli e una notevole testimonionza del livello civile raggiunto da quella società. Colui che costruì questo complesso, e la cui tomba è ospitata all’interno del gruppo monumentale, fu uno dei più grandi statisti turchi, Hüseyin Pasa, della famiglia Köprülüler che diede all’Impero molte importanti personalità, sia politiche che militari. Siccome questo dignitario era figlio d Hasan Aga, fratello del famoso Gran Visir Köprülü Mehmet Pasa, assunse il titolo di «Amcazade (il nipote) .

Nel 1683, quando Kara Mustafa Pasa assediò Vienna per la seconda volta, Huseyin Pasa era nelle file degli assedianti.

 

Nel 1694, diventato Grande Ammiraglio, espugnò l’isola di Sakiz (Chio). Tre anni dopo, nel 1697, divenne Gran Visir. Noto per i servigi resi allo Stato, lo è altrettanto, e forse ancora di più, per l’amore che nutrì per le cose belle. Il suo «Yali» che vediamo sulle rive del Bosforo è una dimostrazione del suo raffinato senso estetico.

Ultimò la costruzione di questo monumento nel 1698 e morì quattro anni dopo. Ho detto che il complesso di edifici costitui­sce un esempio della civiltà turca Osmanli piché in esso scuola religiosa con sedici aule; una moschea, una scuola elementare, un «sebil», un «Sadirvan (fontana per abluzioni) e una biblioteca. Coloro che promossero questa istituzioni assicurarono loro proventi ricavati da una fondazio­ne chamata «Vakif». La fondazione e il suo funzionamento amministrativo furono regolati da uno statuto, il cui testo originale deve essere in possesso di qualche discendente della famiglia. Ce n’è tuttavia una copia ad Ankara presso la Direzio­ne Generale dei «Vakif».

Ecco, in sintesi, il personale che vi si trovava impiegato: prima di tutto, un Direttore degli Studi, un assistente in ciascund della sedici aule, tre bibliotecari e un rilegatore, un «imam» per la moschea e un custode della tomba, un inse­gnante e un assistente per la scuola elementare e il personale amministrativo del «Vakif». C’erano inoltre un portiere, un operaio addetto all’impianto idraulico e un addetto alle pulizie. Quando i Balcani e metà dell’Austria si trovavano sotto la dominazione ottomana, i proventi dell’istituzione erano considerevoli, tanto che il denaro in eccedenza veniva mandato in Bulgaria, al «Mevlevi Dergahi» di Filibe, per la distribuzione gratuita del cibo ai poveri. Nella città di Köpru, quella che aveva dato i natali al Pasa, tutti gli impianti idraulici, nonché *54 fontane in varie parti dell’Impero, furono realizzati con i proventi in eccedenza del sodalizio. Nel 1754 una discendente di questa famiglia fece restaurare tutti i succitati impianti, ma il terremoto del 1338 provocò notevoli danni. Nel 1958 furono sottoposti a nuovi restauri, radicai, a quanto ci è dato vedere.

Mappe

 

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