In mezzo alla piazza di Sarachane, proprio di fronte alla Municipalità, notiamo il famoso acquedotto Valente, uno dei più antichi di Istanbul, che risale a un periodo molto antico. Vi torneremo più tardi. Proviamo invece ora a familiarizzarci con questa scena storica poiché uno spettacolo del genere non si può ammirare da nessuna parte tranne che ad Avila in Spagna e a Istanbul in Turchia.
L’acquedotto risale all’era bizantina; portava l’acqua in città come l’acquedotto di Giustiniano che assolveva allo stesso compito attingendo dai corsi d’acqua che scendevano da Kagithane verso il Corno d’Oro.
Anche gli Ottomani costruirono numerosi acquedotti per portare acque alla città, convogliando le acque dei fiumi che serpeggiano fra le montagne a ridosso della capitale e seguendo così l’esempio delle opere intraprese da Giustiniano. Ricordo il grande acquedotto ottomano che misurava 26 m.in altezza e 716 m. in lunghezza.
La prima costruzione dell’acquedotto in questione risale ad Adriano (117-138), L’imperatore Valente (364-378) lo ricostruì completamente usando le pietre che erano servite per il recinto di Kadiköy, L’acquedotto fu poi demolito sotto Eraclio (610-641), in seguito all’invasione degli Avavi, ma venne successivamente restaurato. Solo durante il regno di Solimano fu riattivato in modo completo risolvendo così il problema del rifornimento idrico alla città.
La parte antica dell’acquedotto Valens (Valente) che è sopravvissuta misura 870 m in lunghezza e la sua massima altezza è di m. 18,50.
Mappe
Acquedotto di Valente su Mappa (Google Maps)
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